Sin dai tempi più antichi, è sempre stata un simbolo ricco di significati assai complessi: i quattro punti cardinali (nord, sud, ovest, est), i quattro elementi dell’Universo (Acqua, Aria, Terra, Fuoco), le quattro stagioni, le quattro festività del calendario celtico (Samhain il 1° Novembre, Imbolc il 1° Febbraio, Beltane il 1° Maggio, e Lughnasadh il 1° Agosto).

La croce celtica potrebbe inoltre indicare il giorno e la notte, se si considera la barra orizzontale della croce stessa come l’orizzonte, e la metà superiore come l’alba e il tramonto. Ed ancora, essa, formata da due braccia inscritte in un cerchio, potrebbe rappresentare l’Universo, il cui centro corrisponde all’intersezione delle braccia: detto centro è sede energetica dove simbolicamente “risiede” il potere cosmico, e la croce celtica assurge ad importantissimo “punto di meditazione”. Se ciascun braccio della croce è emblema di una saggezza superiore, e se esiste un cerchio che la circonda, unificando questi quattro elementi, il centro della croce rappresenterà una meta spirituale, una sorta di guida durante il cammino. Da questo punto di vista la croce celtica costituisce un invito a conoscere in maniera oggettiva sé stessi, la Natura, la Saggezza, Dio. E simboleggia altresì la speranza, la vita, l’onore, la fede, l’unità.

La croce celtica, uno dei simboli irlandesi

La leggenda vuole che la croce celtica, antico simbolo della cultura celtica, sia stata presa in prestito e “rivisitata” nel suo simbolismo da San Patrizio, patrono di Irlanda. Egli infatti si rese conto che per coinvolgere le genti del luogo nella sua predicazione avrebbe dovuto attingere ad immagini conosciute e di cui potersi fidare: a tale scopo aggiunse alla croce celtica utilizzata nei riti pagani, un cerchio all’altezza dell’incrocio tra gli assi, cerchio che simboleggiava il Sole, cioè Cristo, salvezza dell’umanità.

Al riguardo si narra che San Patrizio, in preghiera di fronte ad una pietra sacra delimitata da un cerchio, ebbe l’idea di tracciare una croce cristiana all’interno del cerchio sacro, benedì la pietra e diede così “inizio” alla prima croce celtica in ambito cristiano.

Il significato più comune attribuito a questo simbolo, tuttavia, è quello solare, che vede un collegamento tra il mondo terreno, rappresentato dall’asse orizzontale, ed il mondo celeste, rappresentato da quello verticale. Nell’analisi della simbologia della croce celtica è opportuno soffermarsi sul centro della croce – il punto dove i due assi della croce stessa si intersecano – definito a livello unanime da tutte le tradizioni come il Polo, il punto cioè attorno al quale si effettua la rotazione della Terra, rotazione rappresentata solitamente dalla ruota. Il centro, il punto fisso, è il Chakravarti o sovrano universale, colui che fa girare la ruota senza prendere parte al movimento di tutte le cose, oppure, citando le parole di Aristotele, ne è il motore immobile.

La prima croce celtica e le più importanti croci celtiche

Le testimonianze di alcuni studiosi riportano che la prima croce celtica, chiamata anche croce del Sole o Druidica, sia stata rinvenuta all’interno di una grotta dei Pirenei francesi e risalirebbe al 10.000 a.C.

Se si parte alla volta della Scozia, dell’Irlanda o della Cornovaglia, è possibile trovare grandi croci celtiche, poste a confine di monasteri, tombe di re o Santi, a salvaguardia e difesa di campi, villaggi e fattorie, o adoperate come amuleti per sconfiggere il Maligno. Le più famose sono tre: la Croce delle Scritture e la Croce della County Meath, in Irlanda, e la Croce di Kells, in Cornovaglia.

La prima, in particolare, alta circa quattro metri e ricavata da un unico blocco di arenaria, rappresenta senza dubbio una delle più belle croci celtiche pervenuteci. Sita all’interno del monastero di Clonmacnoise, è stata suddivisa in pannelli che mostrano scene tratte dalla Bibbia, come il Giudizio Universale e la Crocifissione di Cristo.

La croce celtica in campo politico

Durante gli anni la croce celtica è stata associata al Fascismo o al Nazionalsocialismo, ma in maniera, oltre che impropria, assolutamente contraddittoria: essendo essa infatti un simbolo celtico, non poteva essere adoperata dal Fascismo mussoliniano che si rifaceva invece ai simboli dell’antica Roma, nemica proprio dei Celti, chiamati anche Galli. Analogo discorso è da farsi per quanto concerne il Nazionalsocialismo facente capo ad Hitler, la cui più importante immagine era costituita dalla svastica, simbolo ariano, divulgatosi in tutto il mondo e tuttora presente in Oriente quale emblema religioso.