Indiscusso ed inconfondibile simbolo irlandese, e probabilmente il più amato, il trifoglio identifica un intero popolo, ed è associato in tutto il mondo alla verde isola, in particolar modo là dove sono presenti comunità irlandesi, che lo adoperano come emblema di appartenenza.

La piccola pianta a tre foglie deve la sua origine a San Patrizio, che pare la adoperò, verso il V secolo circa, per diffondere tra gli irlandesi il concetto cristiano della Trinità: i racconti tramandano al riguardo che egli, abbassando lo sguardo verso il suolo, vide un trifoglio, lo raccolse e lo utilizzò quale “metafora” del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La scelta “cadde” sul trifoglio non solo perché molto diffuso sulle colline irlandesi, ma anche perché la natura costituiva la base delle antiche religioni.

Avvolta quasi da leggenda è la vita del Santo, vissuto tra il 385 ed il 461, e festeggiato il 17 marzo, data della sua morte. Rapito all’età di sedici anni da pirati irlandesi, fu venduto come schiavo al re del Dalriada, l’attuale Irlanda del Nord, ove apprese la lingua gaelica e la religione celtica. Fuggito dalla corte, fece ritorno alla Chiesa Cristiana divenendo diacono, e, raggiunta la Gallia, fu consacrato vescovo da San Germano d’Auxerre.

In base alla tradizione che collega l’origine del trifoglio a San Patrizio, si chiarisce il motivo per il quale coloro che festeggiano questa ricorrenza, portano, insieme alla tradizionale croce, una foglia singola di trifoglio e non l’intero ramoscello. Da principio rosse, le croci adoperate in occasione di questa festività furono dalla fine del XVII secolo sostituite da altre di colore verde, non solo perché il trifoglio verde aveva acquisito importanza, ma anche perché la croce rossa rimandava alla detestata egemonia inglese.

La simbologia del trifoglio irlandese

Abbiamo or ora illustrato il significato simbolico del trifoglio irlandese, conosciuto in patria anche come Shamrock, ossia una qualità di trifoglio, il “Trifolium repens”, ma anche, più spesso, il “Trifolium dubium”. Senza nulla togliere alla tradizione, che attribuisce appunto a San Patrizio l’origine del trifoglio, va tuttavia sottolineato che il trifoglio stesso rivestiva un ruolo di tutto rispetto già per i Druidi Celti, molto prima dell’arrivo del Santo. Alla pianta in oggetto, infatti, erano attribuite proprietà curative e profetiche, senza poi trascurare l’importante significato, nella numerologia antica, del numero 3, un numero sacro e dotato di poteri mistici. Molte credenze, difatti, erano basate sul concetto della triade, indice della divinità, del tempo, e dell’equilibrio tra le diverse energie.

Da un punto di vista più prettamente materiale, inoltre, le popolazioni irlandesi vedevano nel trifoglio – diffuso, come precedentemente esposto, su tutto il territorio – una fonte di sostentamento per il bestiame, e dunque l’immagine dell’abbondanza, della fertilità e della stabilità.

Il trifoglio, infine, rappresentava il simbolo della ribellione e dell’indipendenza dalla Corona Britannica durante il regno della Regina Vittoria (1837-1901): indossare questa pianta su abiti militari o civili era divenuto motivo di orgoglio nazionale.

La simbologia del quadrifoglio nei Celti

Ha una fogliolina in più rispetto al trifoglio, e ciò lo rende estremamente raro da reperire, facendolo divenire emblema di buona fortuna. Il quadrifoglio, il cui più antico riferimento letterario sembra risalire al 1620, simboleggerebbe, secondo la tradizione irlandese, quattro diverse “fortune”, una per ogni foglia: rispetto, abbondanza, amore, salute.

Per i Druidi rappresentava un efficace mezzo per tenere lontani gli spiriti malvagi, ed in alcune credenze popolari, porre un quadrifoglio sotto il cuscino favorirebbe bei sogni.

Il quadrifoglio non va confuso con l’Oxalis Tetraphylla, anch’essa morfologicamente dotata di quattro foglioline, in quanto le sue sono, rispetto alle Ossalidi, più arrotondate e allungate, e non presentano la forma a cuore tipica di queste ultime. L’equivoco nasce perché nell’immaginario collettivo la predetta forma a cuore è la forma erroneamente associata al quadrifoglio, ed inoltre, a perpetuare l’equivoco, le Ossalidi spesso sono vendute con il nome di quadrifogli, nome comune di entrambe le specie.