Simbolo assai antico, si trova in diverse versioni ed interpretazioni grafiche, che consistono fondamentalmente in tre segmenti lineari uguali, dalla forma di una spirale, con un’estremità in comune, a costituire un vortice destrorso o sinistrorso. Il Triskell, o triskèle, triscèle, o triskellion, deriva dal greco “triskèlés”, che vuol dire “a tre gambe”. Ed infatti è sovente rappresentato da tre gambe piegate, nude o diversamente armate, come, a titolo esemplificativo, nel simbolo della regione Sicilia o sulla bandiera dell’isola di Mann.
Reperibile pressoché ovunque, esso ha la sua origine molto probabilmente in Europa, ove risulta presente già dall’epoca di La Tène, nel IV secolo a.C., forse a seguito dell’evoluzione culturale della spirale, molto diffusa sin dal Neolitico.
Dal significato complesso ed oscuro – ad onta della geometria che lo caratterizza, semplice da ripetere – il Triskell, quale simbolo considerato nella sua assolutezza, e quale simbolo della cultura celtica nella fattispecie, rimanda, nella sua versione destrorsa, alla schematizzazione del movimento del sole. Il movimento, dunque, è il significato prevalente di questo simbolo, ma anche la perenne ricerca della conoscenza della vita e della morte, ed ancora, la crescita personale, l’espansione spirituale, lo sviluppo umano, la trinità. Ci occuperemo più approfonditamente di questi concetti nei paragrafi che seguono.
Triskell: simbolo e significato
Abbiamo poc’anzi sottolineato la difficoltà interpretativa del Triskell, probabilmente perché esso stesso racchiude al suo interno più significati.
Bisogna partire dalla considerazione che in detto simbolo esistono un movimento evolutivo ed uno involutivo, che trovano un punto d’incontro nel movimento che equilibra le forze contrarie; in questo modo, grazie cioè a questa terza forza, non avviene dispersione di energia, energia prodotta appunto dai tre movimenti.
Il principio trinitario, presente in tutte le antiche culture ed anche in quella cattolica, presso il popolo celtico rappresenta “il non creato”, che si esprime in tre principi fondamentali, l’Acqua, l’Aria ed il Fuoco, dai quali hanno origine tutte le forze create dall’Universo.
I tre principi, simboleggiati da tre linee, da tre raggi, costituiscono il Divino: Lugh, Ogmios e Taranis/Nuada sono le divinità discendenti da Dio.
Dio più importante per i Celti, Lugh è il dio della creazione, degli scambi e delle comunicazioni, che effettua l’unione di ciò che sta in alto con ciò che sta in basso. Ogmios è il dio della giustizia e dell’equilibrio, inventore dell’alfabeto sacro e magico Ogham. Taranis/Nuada, infine, rappresenta il dio Re, simbolo delle anime, della conoscenza e della sapienza; alla base di ogni forma di vita, è il maestro del cielo e del fuoco, la ruota cosmica dei giorni e delle notti.
Attraverso questi tre principi, il Triskell riunisce le sue tre energie in una sola, in un continuo movimento, concetto anticipato ad inizio trattazione: l’energia così prodotta, così sprigionata, consente di “veicolare” l’energia primordiale nella materia, “agendo” su tre livelli, ovvero il piano fisico, quello energetico, e quello spirituale.
Le molteplici interpretazioni del Triskell
Sono numerose le interpretazioni a cui si presta, presso i Celti, la simbologia ternaria del Triskell, il concetto della triade poc’anzi affrontato.
Innanzitutto le tre fasi solari (alba, mezzogiorno, tramonto) e la triplice composizione dell’universo in base alla tradizione celtica (ovvero Fuoco, Terra ed Acqua, che rappresenta anche l’Aria allo stato liquido). Ed ancora le tre età dell’uomo (infanzia, maturità, vecchiaia), le tre nature della divinità (umana, animale, vegetale), i tre aspetti della dea (vergine, madre, vecchia – madre, figlia, sorella).
Il Triskell indica inoltre i tre aspetti del tempo (passato, presente, futuro), ed i tre elementi dell’uomo (spirito, anima, corpo). Ma può anche simboleggiare la triplice composizione della società celtica con le sue tre classi, ovvero quella guerriera, quella sacerdotale e quella produttiva. Ed ancora, i tre mondi mitologici della cultura druidica: il Mondo dell’Oltretomba, ove vivono spiriti, dei e dee, il Mondo mortale, ove vive l’umanità assieme alle piante ed agli animali, ed il Mondo celeste, ove vivono e si muovono forze invisibili.
Un’altra lettura, infine, lega il Triskell al movimento lunare, probabilmente in virtù delle tre fasi della Luna (luna nuova, luna piena e luna calante) e vede in questo simbolo il mistero, l’aspetto femminile, l’intuizione, ma anche l’illuminazione, il subconscio, il desiderio nascosto.
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