Il cuore e le sue funzioni

È l’organo fondamentale per la vita. La funzione del cuore, infatti, assimilabile a quella di una pompa meccanica, è quella di assicurare la circolazione del sangue in tutto l’organismo, e nelle sue pareti scorrono le arterie coronariche, con il compito di nutrire il tessuto cardiaco. Sito nell’emitorace sinistro, sopra il diaframma, tra i due polmoni, il cuore determina il ritmo delle pulsazioni, e dall’analisi del battito è possibile ricavare importanti informazioni personali. Si dice, ad esempio, che un battito veloce indichi uno stile di vita agitato, caratterizzato da ritmi intensi, laddove invece un battito lento sia tipico di un soggetto tranquillo e posato.

Così come è la pompa meccanica del corpo umano, così come muove tutto l’organismo, il cuore è simbolicamente il “centro” dei sentimenti, dell’affettività. E non è un caso che un tempo lo si considerasse sede della mente umana. Ci occupiamo di questo aspetto nel paragrafo che segue.

Il cuore: cosa rappresenta

Ritenuto il centro universale delle emozioni, il cuore da sempre costituisce nell’immaginario collettivo il “luogo” in cui anima e corpo si “incontrano”, ma anche dove albergano la sincerità e la profondità dei propri sentimenti. Ed infatti esso simboleggia la spiritualità, la coesione, l’emotività e la moralità connaturate all’essere umano, ma anche l’amore, l’unità, la passione, l’attrazione, la sensualità, il legame. Ed ancora, la compassione, la carità, la verità, la riflessione, significati, tutti, strettamente connessi all’assoluta “centralità” del cuore, sia per le funzioni svolte, che per i sentimenti “mossi”.

Un ruolo di primissimo piano è attribuito a tale organo in ambito spirituale, quale fondamento della spiritualità appunto, il che fa del cuore un organo sacro. In India esso è la sede di Brama, mentre in Islam il trono di Dio; i sufi invece – cioè coloro che contemplano il misticismo, all’interno della cultura islamica – paragonano la visione spirituale all’occhio del cuore. Ed è il cuore che, presso gli antichi Egizi, alla morte veniva pesato dal dio Anubi per scoprire le sorti dell’anima del defunto, ovvero se quest’ultimo meritasse un aldilà soddisfacente. I saggi egiziani, al riguardo, erano soliti esprimersi con la dizione “intelligenza del cuore”, riferendosi all’intuito, che assurgeva a “ponte” tra la psiche ed il corpo, tra il conscio e l’inconscio.

Il cuore: sintesi di maschile e femminile, e piccolo “sole” di ogni essere vivente

È rosso e caldo, simbolo del fuoco, ed al contempo è oscuro e cavo al suo interno: il cuore racchiude in sé sia l’elemento maschile che quello femminile, è la “sede” in cui i principi complementari trovano una conciliazione, un’armonia.

Ma il cuore, in tutte le tradizioni, è anche associato al Sole, associazione, questa, che si spiega in virtù della funzione a cui è preposto: come il Sole è il centro del sistema solare, così la vita di ogni essere umano ruota attorno al cuore, che riscalda e tiene in vita. Ciò spiega le frequenti raffigurazioni pittoriche che vedono dal cuore partire raggi luminosi, oppure fiamme che lo circondano.

L’associazione cuore-sole è comune a tutte le culture, sia occidentali che orientali, perché sia il cuore che il sole sono strettamente collegati alla luce, all’amore, alla creatività, ma simboleggiano al contempo l’unità, la totalità, la coscienza e l’eternità.

Da considerare, infine, il sole quale simbolo della regalità, cioè il re come centro del regno da cui dipende ogni cosa, perché i suoi raggi giungono ovunque a palesare la sua presenza.

L’evoluzione del simbolo del cuore: la forma geometrica del triangolo capovolto

Il simbolo del cuore può graficamente essere rappresentato come un triangolo rovesciato, quale simbolo di un recipiente in cui viene versato l’amore e da cui ci si deve abbeverare. Il triangolo rovesciato o con la punta rivolta verso il basso costituisce nella cultura esoterica il femminile divino ed il potere femminile in generale.

Lo si può trovare nel mandala del Muladhara, il primo chakra o chakra della radice, e simboleggia la radice del potere primordiale, la potenza sessuale, da cui può nascere la scintilla che va a riscaldare la colonna vertebrale, salendo su per i chakra superiori per ricongiungersi con il suo sposo che risiede nel chakra corona.

Il triangolo con il vertice rivolto verso il basso è anche emblema dell’elemento alchemico dell’acqua, connesso al movimento, all’intuizione, all’emozione, alla percezione psichica.