Tatuarsi, oggigiorno, è una pratica che in qualche modo cavalca l’onda della moda. Se decenni prima, la presenza di un tatuaggio sulla pelle era sinonimo di una persona “poco di buono” o cosiddetta galeotta, in tempi attuali non è altro che un fattore di appartenenza sociale e al conformismo di massa.

Tuttavia, per i veri appassionati, nessun tatuaggio è scelto a caso o per puro gusto estetico. Dietro ad una rappresentazione grafica, soprattutto simbolica, vi è quasi sempre un significato nascosto, che trae origine anche da culture antiche.

Oggi, nel nostro articolo, vorremmo approfondire tale argomento, per aiutare i più temerari, a scegliere al meglio il proprio tatuaggio. Un tattoo che abbia da dire qualcosa, che scavi nelle tradizioni di popoli lontani. Curiosi di saperne altro? Non vi resta che leggere!

Che significato hanno i tatuaggi?

La risposta a tale domanda ha di certo svariate sfaccettature. È importante sapere, infatti, che un singolo simbolo, può racchiudere in sé diversi significati. Questo, dipenderà anche da altrettanti fattori. La cultura del luogo, lo stile e altre scelte simili.

Ciò che è certo, è che gli amanti dei tattoo, prediligono scegliere tatuaggi ricercati, delle volte persino complessi nel disegno, che abbiano tuttavia un fortissimo valore simbolico e quindi, per certi aspetti, estremamente comunicativo. Un simbolo, a cui si dà valore, non è altro che comunicare qualcosa in cui si crede, oppure in cui si vorrebbe credere.

Niente toglie, infine, che ognuno di noi, anche attraverso le proprie esperienze personali, associ uno specifico significato al tatuaggio, malgrado esso ne abbia giù uno proprio per credo comune. Sbagliato? Assolutamente no. I tatuaggi, in primis, devono rappresentare chi li porta, indifferentemente dal stesso significato intrinseco.

Simboli comuni. I tattoo più richiesti

Parlando di “cultura” del tatuaggio, è importante denotare quanto questi siano in parte un’espressione artistica a tutti gli effetti. Molti popoli possiedono una forte identità e questa, delle volte, è evidente anche nelle rappresentazioni grafiche pensate proprio per la pelle.

Risultano assoluti elementi identificativi di tradizioni, usanze, stili. Forse l’esempio massimo di tale affermazione è il tatuaggio tribale.

Il tribale. Tra moda e significati nascosti

In termini di comunicazione, il tribale è uno dei più vasti in quanto adottato da moltissime popolazioni. Solo per citare qualche esempio, vi sono:

  • Maori.
  • Samoani.
  • Celti.
  • Nativi d’America.
  • Hawaiani.
  • Aztechi.

E tantissimi altri ancora. Ogni popolo ha individuato nel tatuaggio un modo di “mostrare” il proprio status. Un forte senso di appartenenza o di uno speciale rango nella tribù a seconda della forma, del colore e della grandezza.

MA COSA COMUNICA IL TATUAGGIO TRIBALE?

In gran parte simboleggiavano motivi religiosi. Erano anche considerati dei veri e propri talismani che allontanassero i demoni e le negatività. Ma non solo, definivano la posizione sociale.

L’arte dei teschi messicani

Un altro simbolo che rispecchia appieno la cultura di un popolo è quello del teschio messicano. In Messico, il concetto di morte (concetto fortemente legato al simbolo del teschio) è diversa su più aspetti.

Se in paesi ove il Cristianesimo ha reso il teschio un simbolo di orrore per la morte, in Messico, al contrario, vi è il credo che la sua rappresentazione, ricca di colori sgargianti e decori, sia un modo per esorcizzare la tristezza della morte stessa. Un ulteriore significato attribuito ai tatuaggi nella cultura messicana, nello specifico al teschio, è quello di voler restare in contatto con le persone care defunte. Si crea quindi un legame forte, e un senso di accettazione positiva della morte, anche come tramite di ricongiungimento futuro.

Il mondo celtico. Tra miti e leggende

I paesi nordici, fin dalla loro origine, hanno trasmesso di generazione in generazione il simbolismo pagano dei loro popoli. Carichi di un fortissimo spiritualismo e un forte senso evocativo. In particolar modo i Celti, hanno fin da sempre utilizzato l’arte del tattoo, per comunicare il proprio legame con la terra, la natura e il mondo animale.

La loro unicità, oltre all’articolato disegno di intrecci di figure geometriche, era la realizzazione con colori e “inchiostri” naturali, ricavati da foglie e altri elementi in natura. L’utilizzo comune, era di tatuarsi anche in prossimità di una battaglia, così da incutere timore ai propri avversari. Logicamente, nel corso dei secoli, la simbologia celtica si è ampliata e arricchita. Oggi, tanti di essi sono ancora apprezzati e ritenuti fortemente rappresentativi del popolo nordico. Ecco alcuni esempi:

  • Croce celtica: simboleggia il collegamento spirituale tra la vita terrena e quella ultraterrena.
  • Triskell: è un vero e proprio amuleto portafortuna per i viaggi e le battaglie.
  • Tripla spirale: simbolo prettamente femminile che rappresenta maternità, verginità e saggezza. 

I mandala. Il tatuaggio versatile adatto a tutti

Chi non ha mai sentito parlare dei mandala? Oggi più che mai, la simbologia del mandale è una delle più gettonate nel mondo dei tatuaggi. Questo perché offrono una versatilità estrema e particolarmente apprezzata sia da donne che da uomini.

Originari dall’India, così come i tatuaggi Celti e quelli Maori, rispecchiano la storia di una cultura antichissima. La parola “mandala” deriva dal significato di cerchio o centro. Individuare, infine, un significato univoco al mandala è lavoro praticamente impossibile. Ogni linea, ogni particolare racchiude in sé significati spirituali e personali. Non a caso, nella religione buddista, sono elementi che incitano al proprio ritrovo spirituale anche mediante la meditazione. Una distinzione più netta, si può invece ottenere sulla scelta del colore:

  • Rosa: amore.
  • Giallo: intuizione femminile, saggezza.
  • Verde: guarigione, amore per la natura.
  • Blu: pace interiore.
  • Arancione: creatività.
  • Nero: mistero.

Conclusioni

Gli amanti dei tatuaggi, di certo, sanno bene quanto il mondo dei tattoo tragga spunto dalle varie culture dei popoli e dalle storiche tradizioni iconografiche. Sono quindi modi di comunicare un credo, una reale appartenenza “simbolica” a tutto ciò che un tatuaggio racchiude.

L’ispirazione, quindi, sarà sempre parte di un interesse di fondo che ognuno di noi esprime a proprio modo. Poi sarà il tatuatore a realizzare al meglio tale linguaggio su pelle. Ancora indecisi su quale tatuaggio scegliere? Il nostro augurio è che tutto ciò, almeno in parte, vi abbia quanto meno stimolato positivamente!