I sogni nella storia

Capire ed interpretare i sogni che facciamo costantemente non è assolutamente un aspetto di poco conto o da banalizzare; anzi, la moderna psicologia ne ha fatto un utile strumento di analisi e di diagnosi interpretativa del nostro modo di essere, di apparire e di comportarci.

Ricordiamo in tale senso, la moderna teoria e gli studi portati avanti da Freud, il padre della psicoanalisi e dal suo celebre best seller “L’interpretazione dei sogni“. Ovviamente, questo filone e questa scienza freudiana sarà da approfondire in tale guida ma, il sogno, ha sempre assunto nel percorso storico e nelle credenze dei popoli orientali ed occidentali, diversi emblemi e simboli che devono essere oggetto di studio e di analisi. Partendo dalla preistoria per arrivare all’era contemporanea, ci prefiggiamo lo scopo di indagare ed analizzare che cosa hanno simboleggiato i sogni degli esseri umani.

I sogni: un’interpretazione atavica nei meandri della Preistoria

Fin dai primordi della civiltà umana, prima che i popoli si civilizzassero, l’uomo preistorico ha sempre dipinto e ritratto mediante simboli primitivi ed elementari i propri sogni sulle pareti delle caverne. Non a caso, sono rinvenuti ad oggi numerose testimonianze e reperti archeologici che sono giunti intatti, con il trascorrere di guerre e millenni di storia.

Tra queste poderose testimonianze, si deve fare menzione del disegno a carboncino rinvenuto in una delle Grotte di Lascaux. Esso può essere considerato la rappresentazione di un sogno: secondo studi volti ad interpretare questi banali segni incisi sulla parete della grotta, chi ha disegnato questa rappresentazione “banale” inerente l’uccisione del bisonte durante una battuta di caccia, voleva nel significato “profondo” dell’immagine rappresentare un sogno ad occhi aperti.

Se, in apparenza, ad oggi può essere interpretato banalmente come una battuta di cacci di bisonti volta a procurarsi del cibo e dei mezzi di sostentamento, ad un’analisi attenta di valutazione, si comprende che il simbolo e l’emblema di questo sogno è quello di lottare per ottenere qualche cosa. Imporre la propria dominanza, il potere della civiltà preistorica nello sfidare il mondo animale, nella sua voglia di essere il “conquistatore” del mondo e di dettare la legge.

Ma non solo, al contempo, il fatto di uccidere e di cacciare i bisonti, suole essere anche un modo per assicurare la sopravvivenza dell’uomo. Soddisfare un bisogno primario, il consumare carne, ha portato l’uomo preistorico a non estinguersi come i dinosauri ed a sopravvivere per millenni. Grazie a questa interpretazione dei sogni, ad oggi, possiamo in un certo senso “ringraziare” l’uomo preistorico per averci assicurato il continuo evolversi e procrearsi del genus umano.

I sogni nella Civiltà Cristiana

Un altro filone di studi storici, ricollegabili alla tradizione biblica e mistica, vedono i sogni protagonisti indiscussi nei testi biblici. L’Antico Testamento riporta diversi sogni: il più noto è quello del faraone egizio che sogna sette vacche grasse e sette vacche magre. quale interpretazione? Non è assolutamente semplice interpretare il sogno del Faraone e, nonostante, diversi e contrastanti opinioni, la più credibile è quella legata al fatto che il Faraone voglia un intervento delle divinità. Ma per cosa? Questo episodio biblico ha chiamato anche l’intervento di Freud.

Freud: L’Interpretazione dei sogni (1899)

Nel sogno del faraone, l’emblema delle sette vacche grasse e sette vacche magre vuole essere un messaggio di Dio dal contenuto spiccatamente economico. Ne L’interpretazione dei sogni (1899), Sigmund Freud menziona il sogno del faraone come emblema della tradizione sacerdotale antica, e in particolar modo proprio dall’antico Egitto. Ma, racchiude un’interpretazione del tutto economica e, in un certo senso anche moderna: in un contesto agricolo e prettamente pre-industriale, la figura delle vacche inneggia ai cicli di produzione e di recessione economica. Per la Bibbia questa alternanza di momenti di eccesso e di carenza del raccolto agricolo dipende dal volere divino. In parte, anticipa quello che sarà il dispiegarsi delle forze concorrenziali e della competizione nell’epoca industriale e Post Moderna.