È definita come l’insieme degli esseri viventi, delle forze e dei fenomeni con alla base un principio costitutivo che ne sancisce l’ordine e le norme, ma anche come un ambiente fisico poco condizionato o modificato dall’intervento umano. Nel corso del tempo la natura è stata soggetta a diverse interpretazioni filosofiche, indicando ora il principio generativo, ora la sostanza o l’essenza, ora trovando la sua “ratio” mediante opposizioni ed esclusioni, come ad esempio rispetto alla storia, alla società umana, o all’arte.
Tralasciando in questa sede le diverse considerazioni e definizioni che si sono avvicendate, proponendo il concetto di natura che fosse più aderente alla realtà di riferimento, ciò che preme sottolineare è come, molto più semplicemente, la natura faccia parte di noi, della nostra quotidianità. E come essa sia, ahimè, molto spesso, “data per scontata”, non valutata ed apprezzata come meriterebbe: sono tanti, infatti, i segni, i simboli presenti in natura che ci circondano costantemente, e che possiedono una intensa potenza interiore, un “messaggio” da non trascurare.
Quante volte basta una passeggiata per sentirsi arricchiti di un sapere che nessun testo potrà mai dare, per sentirsi inebriato, quasi “illuminato” da piccole grandi cose che sono proprio sotto ai nostri occhi! Può essere un albero, un fiore, ma anche un laghetto, un sasso…che ci “connetta” con l’immensità tutta. Ecco quindi che anche il nostro modo di approcciare la vita, così come la nostra comprensione della psiche umana, si amplia, dandoci nuove “informazioni”, nuovi input, consentendoci di migliorare il nostro modo di vedere la realtà in generale. La natura è un’inesauribile fonte di conoscenza, di apprendimento.
Il simbolismo della natura
Abbiamo appena sottolineato come i simboli della natura ci circondino ogni giorno, in ogni luogo, presenti a tal punto che spesse volte non ce ne rendiamo conto del tutto, trascurandoli o, peggio, sottovalutandoli.
Non c’è maggiore simbolismo di quello proveniente dalla natura, e ciò in quanto ogni aspetto dell’esistenza è collegato, è “interconnesso”, in un modo tale che ogni dato, ogni informazione, “viaggia” alla medesima rapidità ed operosità, ed a ciascuno di questi dati, a ciascuna di queste informazioni, “corrisponde” un profondo significato. Ovviamente, bisogna essere “predisposti” a tale ricezione, impegnarsi cioè a conoscere la natura, ad apprezzarla, a “coccolarla” anche. Ed i modi per fare ciò saranno diversi, variando da individuo a individuo: sia una passeggiata, come già anticipato nel paragrafo precedente, sia la lettura di un libro tematico, o la cura di una pianta, ogni azione sarà “veicolo informativo”, “viatico” per ricevere i messaggi della natura.
Quest’ultima “comunica” il suo simbolismo, diffondendolo, tramite l’identità unica: ogni cosa nell’Universo è energia, e l’energia è eterna, proprio come i significati dei simboli. Ed ogni aspetto della natura possiede un tratto caratteristico, un aspetto distintivo: i suoi quattro elementi costitutivi sono Terra, Acqua, Aria e Fuoco, presenti universalmente sia nella tradizione occidentale che in quella orientale. Creati da un caos primordiale, sono alla base dell’ordine delle cose e dell’organizzazione dell’Universo.
Il Fuoco e l’Aria sono elementi attivi, in quanto agiscono su un oggetto per modificarlo, sono ritenuti perfetti e dunque superiori all’Acqua e alla Terra, passivi perché indicanti stasi. L’Acqua e la Terra, benché inferiori, hanno tuttavia la capacità di attirare a sé i superiori, abbassandoli. Tratteremo separatamente i quattro elementi, scoprendone il significato, nei paragrafi che seguono.
Terra
Rappresenta l’elemento di tutta la natura, nei suoi tre regni minerale, vegetale ed animale, ed in molte tradizioni è il più sacro e divino degli elementi, perché simboleggia la materia primordiale. La Terra è allo stesso tempo protettiva e nutriente, e concreta e forte, e quale estrinsecazione del grembo materno, possiede costanza e perseveranza.
In base alle culture matriarcali, essa costituisce il principio femminile per antonomasia, la Grande Madre che attende l’intervento produttivo del cielo; da parte del Fuoco, è principio maschile, e tramite l’Acqua, nelle sue profondità accoglie e muta il seme del dio, elemento maschile, seme a cui la madre, elemento femminile, attribuisce forza.
Come anticipato nel paragrafo precedente, inoltre, la Terra non è un elemento dinamico, ed il suo simbolo – un triangolo equilatero con il vertice verso il basso, sbarrato orizzontalmente – ne è una prova. Un’altra figura geometrica che più la caratterizza è il quadrato. Rappresenta la riflessione, e per i filosofi mistici era emblema di prudenza, intesa come capacità e disposizione d’animo a ricevere ogni cosa risultasse di aiuto per l’illuminazione.
Caratteristiche positive di questo elemento sono la concretezza, la fertilità, la prosperità, ma anche l’equilibrio, la pazienza, la fiducia; caratteristiche negative sono invece la diffidenza, l’apatia, la noia, la lentezza. Come punto cardinale la Terra è il Nord, come stagione l’inverno, come colori il verde, il marrone e il nero.
Acqua
Fonte della vita, all’interno dei miti sull’origine e la formazione dell’Universo l’Acqua è un principio vitale interpretato come mezzo della rigenerazione. Sotto forma di pioggia rende fertile la terra, e sotto forma di vapore sale verso il cielo assorbendo le energie astrali.
Nella teoria dei quattro elementi tradizionali l’Acqua si colloca al terzo posto, dopo il Fuoco e l’Aria e prima della Terra: questa posizione mediana si deve al movimento permesso dalla sua struttura, rappresentata da un triangolo equilatero rovesciato con il vertice verso il basso.
Adattabile alle diverse situazioni, versatile e ricettiva, essa costituisce il femminile, e, quale elemento passivo, possiede le virtù della calma e della temperanza. Caratteristiche negative sono invece la dipendenza, l’emozionalità mal gestita, la lunaticità. Come punto cardinale l’Acqua è l’Ovest, come stagione l’autunno, come colori il blu, il nero e il rosso.
Aria
È il respiro vitale, il respiro cosmico, lo spazio incorporeo che avvolge l’Universo, ed il più sottile tra gli elementi esistenti in natura, l’invisibile che non può essere preso e bloccato. L’Aria, il secondo elemento superiore in base alla tradizione antica, dopo il Fuoco, costituisce il mondo sottile intermedio, tra il cielo e la terra, il punto di contatto tra spiritualità e materia.
Simbolo della vita invisibile, e come tale elemento purificatore, l’Aria possiede le qualità di ciò che è asciutto, leggero e mobile, perché unisce i principi dell’umido e del caldo. Comunicazione, socievolezza, saggezza, intelligenza, ma anche gioia, inspirazione, ottimismo, brio, sono le sue caratteristiche positive; indecisione, incapacità, ansia, fuga dalla realtà, sono invece le sue caratteristiche negative.
Geometricamente l’Aria è un triangolo equilatero con il vertice verso l’alto, sbarrato orizzontalmente; come punto cardinale è l’Est, come stagione la primavera, come colori il bianco, l’azzurro e il giallo.
Fuoco
Elemento dinamico, dal momento che genera trasformazioni, il Fuoco purifica tutte le cose, perfezionandole maggiormente tramite un processo di “elevazione”. Quale simbolo della Luce, esprime il superamento dei timori inconsapevoli ed il ridestarsi della Coscienza, ed è anche l’elemento delle iniziazioni superiori.
Geometricamente il Fuoco è raffigurato da un triangolo equilatero con il vertice rivolto verso l’alto, indicando un moto ascendente e un’azione invasiva e conquistatrice, che comporterebbe distruzione laddove non fosse messa in atto un’attività di “moderazione” da parte degli altri elementi. Ed infatti al Fuoco, elemento maschile, attivo e creativo, si oppone l’Acqua, elemento femminile e passivo, che scorrendo verso il basso, colma ogni spazio vuoto e rafforza ciò che il primo dilata.
Dall’unione del simbolo del Fuoco – un triangolo con il vertice rivolto verso l’alto – e del simbolo dell’Acqua – un triangolo con il vertice rivolto verso il basso – si origina una stella con sei raggi, emblema dell’evoluzione e dell’involuzione, la cui energia scaturente rappresenta il principio stesso della vita.
Il Fuoco vede tra le sue caratteristiche positive il potere, la passione, il calore, e la determinazione, il coraggio, la creatività; tra quelle negative invece la violenza, la distruzione, la gelosia, l’irritabilità.
Come punto cardinale è il Sud, come stagione l’estate, come colori il rosso, l’arancione e il giallo oro.
Significato dei maggiori simboli dei taguaggi