Il simbolo del serpente accompagna l’immaginario dell’uomo fin dai tempi antichi, presente com’è in una moltitudine di culture, Paesi e religioni, e il cui significato affidatogli si accosta molto a caratteristiche e comportamenti proprie dell’animale. Significato e simbologia del serpente cambiano a seconda del posto e dell’epoca in cui queste si inseriscono, ma anche seguendo i diversi aspetti soliti dell’animale; ovviamente ritroviamo interpretazioni che si legano al veleno – il quale acquista accezioni ora salvifiche, ora mortali – così come la muta che, periodicamente, porta il serpente a vestirsi di nuova pelle.
Il veleno del serpente: significato e simbologia
Nella simbologia del serpente, presente nelle culture mondiali fin dai tempi più antichi, si è sempre teso a fare riferimento agli elementi più tipici dell’animale, utilizzati come punti di partenza per lo sviluppo delle successive interpretazioni.
Per indagare il significato e la simbologia del veleno di serpente bisogna tenere presente come questo stesso elemento sia generalmente considerato ambivalente, rappresentando in egual maniera il bene ed il male a seconda dell’ottica da cui si parte per arrivare all’interpretazione. Quando pensiamo al veleno, la prima immagine mentale che abbiamo è quella della morte; ed è la stessa immagine che apparteneva ai nostri avi, per cui il veleno di serpente assumeva esattamente questo significato.
Abbiamo però detto che il significato e l’interpretazione del veleno del serpente assume forma ambivalente, come ben denotano le potenzialità curative a cui sempre è stato associato; dunque morte, ma anche vita e potere di guarigione. Una terza via è quella dell’espansione della coscienza e delle possibilità umane, che associa il veleno del serpente al potere di un elisir di lunga vita e dell’immortalità.
Serpente, significato e simbologia: coscienza, rinnovamento e rinascita
Una delle interpretazioni più poetiche legate al significato ed alla simbologia del serpente si accosta alle sue abitudini di vita. È il sottoterra ad essere centrale in questa simbologia, luogo in cui il serpente è solito vivere e rifugiarsi e da cui periodicamente riemerge, acquisendo e facendo propria la coscienza della madre terra da portare alla luce, riemergendo in superficie. Diventa dunque simbolo di coscienza superiore, ma anche, ancora una volta, di vita che nasce.
La simbologia del serpente prende poi in considerazione un’altra naturale caratteristica del rettile, che periodicamente cambia pelle, letteralmente, attraverso la muta. E se l’animale rinnova le sue vesti, anche la sua interpretazione finisce per legarsi ad ideali di cambiamento, mutamento, rinnovamento, rinascita. Un serpente in fase di muta è dunque naturalmente accostabile ad un’operazione di rinnovamento umano, interiore, e ad uno sviluppo di una nuova coscienza od anche di un nuovo modo di essere. La conseguenza più estrema di questo legame col cambiamento è l’accostamento alla rinascita, di cui la simbologia del serpente si carica.
Il serpente come simbolo di creazione e pulsione sessuale
Guardando alla sua forma, il serpente assume ancora una volta un’interpretazione ambivalente, fatta questa volta di maschile e femminile. Se da una parte, infatti, l’accostamento con la figura del fallo maschile è piuttosto intuitiva, dall’altra è anche facile scorgere nella sua forma un richiamo all’utero femminile. Da qui l’accostamento alla pulsione sessuale, ma anche alla creazione stessa di nuova vita di cui il fallo e l’utero si rivelano due elementi fondamentali.
Inoltre, nella simbologia del serpente si ricorre anche ad un’interpretazione legata all’energia sprigionata dall’animale, ancora una volta tanto maschile quanto femminile. Non è raro vedere due serpenti intrecciati tra loro, spesso colorati uno di blu – ad indicare il maschile – e l’altro di rosso – a richiamare l’energia femminile, ma anche la passione – che, insieme, si fanno matrice di energia procreatrice.
Significato dei maggiori simboli dei taguaggi