Della famiglia dei sauri, il geco è un rettile di piccole dimensioni presente negli ambienti temperati di tutto il mondo. Lontano “parente” della lucertola, come quest’ultima è capace di amputarsi volontariamente, attraverso la contrazione dei muscoli,  la parte finale della coda che ricresce poi in un secondo momentoper distrarre i predatori o per sfuggirvi. Ciò che lo contraddistingue è la sua “voce”, ossia l’emissione di suoni adoperati per comunicare con i propri simili. I cuscinetti sulle dita, inoltre, gli conferiscono velocità consentendogli di arrampicarsi assai facilmente sui muri e i soffitti, aderendovi in maniera perfetta.

L’appartenenza ai rettili pone il geco all’interno di un’atmosfera primordiale, legata al passato della nostra Terra, ed il suo essere un animale notturno o crepuscolare – attivo in particolar modo dopo il tramonto o di giorno nelle assolate mattine invernali – gli  attribuisce un’aura ancor più misteriosa e suggestiva.

Dal profondo valore simbolico in quasi tutte le culture del mondo, il geco rappresenta la rinascita e il rinnovamento, in virtù della sua capacità di rigenerare la coda, come poc’anzi esposto. Questa simbologia è stata “adottata” e ripresa anche dalla cultura moderna, che di fronte alle avversità della vita, trova nell’adattabilità e nella sopravvivenza il modo di andare avanti, senza lasciarsi abbattere. Ci occupiamo nel dettaglio di questo aspetto nel paragrafo che segue.

Simbologia del geco

Come anticipato, il geco è intriso di una profonda simbologia, la cui origine va ricercata nella cultura aborigena, che vedeva in questo animale l’emblema della capacità di sopravvivere alle avversità, di adattarsi e di rigenerarsi.

Molto diffuso nelle isole Polinesiane, questo piccolo rettile incarna infatti il superamento di qualsivoglia ostacolo, la forza di andare avanti nonostante le difficoltà che possono incontrarsi lungo il cammino. Al geco sono altresì attribuiti poteri soprannaturali, che ne fanno un animale assai considerato ed onorato, da guardare con timore, perché una mancanza di rispetto sarebbe causa di sventura o di problemi di salute.

Simbolo di onestà in Indonesia, dove viene scolpito nel legno, il geco è segno di fortuna per gli abitanti delle Hawai, che ne hanno fatto l’immagine dell’isola. Per i nativi americani, invece, esso è indice di buon augurio e buona fortuna, tiene uniti gli innamorati e protegge i sognatori.

Pur essendogli attribuiti significati generalmente positivi, va tuttavia sottolineata anche un’antica tradizione secondo cui il sorriso di un geco sarebbe presagio di cattiva sorte e di malattia.

Come la tartaruga, il geco è inoltre considerato un ponte con la vita ultraterrena, una sorta di messaggero tra il mondo dei vivi e quello dei defunti.

Simbolo poi di salute e protezione, l’animale oggetto di trattazione è, in molte culture, ritenuto immagine di amicizia eterna. Nelle Filippine ed in Thailandia, dove vive il geco Tokay – uno dei più bei sauri al mondo – si narra che se alla nascita di un bambino si ode il canto del Tokay, il nascituro godrà di una vita lunga e felice.

Tatuaggio del geco: significato

Uno dei soggetti più adoperati nell’universo dei tatuaggi, il geco era da principio diffuso solamente tra gli aborigeni delle tribù polinesiane, ove si riscontrava nei tradizionali disegni dei capi delle tribù stesse. Negli ultimi tempi, invece, ha “attecchito” anche in Occidente, in virtù sicuramente del suo aspetto simpatico e della sua forma aggraziata – che lo rende un soggetto estremamente versatile, da realizzare pure in forma stilizzata – ma soprattutto in considerazione della sua forte carica simbolica, sottolineata nel paragrafo precedente.

Chi sceglie di farsi tatuare un geco, intende comunicare che ha dovuto affrontare difficoltà nel corso della sua vita, superare ostacoli, abbattere muri, ma non ne è uscito sconfitto. Da “combattente”, riuscirà a sopravvivere a qualunque cambiamento in futuro gli si profilerà davanti, grazie alla forza interiore che sempre lo supporterà, nei momenti bui e delicati della sua esistenza. Il geco, difatti, si fa “portatore” proprio del messaggio di “sopravvivenza”, di adattabilità ad ogni situazione, senza lasciarsi scoraggiare, o sottomettere, da qualsivoglia intralcio.

Realizzato per lo più in stile tribale o maori, il tatuaggio del geco predilige, quali parti del corpo, il piede, il polpaccio, la pancia, il collo.