Marte, che è il quarto pianeta del sistema solare, ha da sempre suscitato un grande interesse e meraviglia su noi abitanti della Terra. Il suo nome risale ai tempi degli antichi Romani, che ispirandosi al dio greco della guerra Ares, coniarono il latineggiante Mars. Noto come il pianeta rosso, compie un giro di rivoluzione intorno al sole in poco meno di due anni. Le associazioni e influenze di Marte in ambito astrologico sono considerevoli e meritano di una particolare attenzione. Ce ne occuperemo in questa pratica guida, dove analizzeremo la rete di simboli e significati intessuta attorno a questo pianeta.

Marte nell’ antichità

Il colore rosso di Marte è stato sin dall’antichità un fattore decisivo nella costruzione del simbolismo del pianeta. Già per i Greci e ancora di più per i Romani, era la divinità delle battaglie e delle arti marziali. I Romani soprattutto diedero grande importanza a questo pianeta-dio, a cui, stando al loro calendario, dedicarono il primo mese dell’anno, Marzo, che coincide con il periodo dell’equinozio di primavera. Molte erano le qualità positive associate a Marte, tra cui la mascolinità, l’attività, la fisicità, l’impetuosità, l’entusiasmo, la vitalità, la passione, l’aggressività, l’aspirazione alla vittoria e la determinazione nella ricerca dei propri obiettivi.

Molte erano anche le feste celebrate in onore di questa divinità, che insieme a Giove era posta al mando dell’intero stato romano. Difatti, narrava la leggenda che il fondatore di Roma, Romolo, fosse proprio figlio di questo dio. Si capisce, dunque, il carattere e l’influenza divina che esercitava sulla città, nata con il beneplacito e il diretto intervento degli dei.

Figlio di Giove e della dea Madre Tellus, Marte oltre al dio guerriero era anche il dio della fertilità, della natura, della folgore, del tuono e della pioggia. Aveva un ruolo di guida per gli uomini e le loro vicende terrene, che venne poi inglobato nella più generica funzione di divinità della guerra e dei combattimenti. A lui venivano anche affidate le attività agricole, che iniziavano durante la stagione primaverile, proprio come le battaglie. Punto di riferimento per i giovani romani, ispirava loro la virtù e la forza virile necessarie per il successo nella pratica militare.

Marte nel sistema degli astri

La mitologia greca e romana trovarono nell’astrologia un terreno fertile dove mettere radici. Molte tra le antiche credenze e leggende si sono conservate intatte fino ai giorni nostri, portando con sé il loro apparato simbolico. Andando oltre il primo significato che associa il pianeta alla guerra, occorre sottolineare che questa sua qualità non era un’esaltazione della violenza, bensì della combattività e della forza di volontà di lottare per i propri ideali o bisogni.

Alla luce della sua posizione nel calendario romano, questo pianeta rappresenta inoltre i momenti di rinascita e nuovo inizio. Se con il segno zodiacale di Ariete simboleggia la primavera e quindi la vita, nei giorni finali in cui governa sul segno dello Scorpione simboleggia il ritiro e la repressione. In una visione più ampia, Marte rappresenta il ciclo della vita e della morte, l’alternarsi tra le forze riproduttive e la fine di un periodo.

Nell’ordinamento degli astri, Marte è considerato insieme a Saturno e Giove un pianeta superiore. Questa definizione è comprensibile alla luce della vicinanza dell’astro al sole. Mercurio, Venere e la Luna sono considerati astri inferiori che influenzano le cose immediate. Marte, al contrario, è un astro superiore la cui influenza ha un effetto duraturo e si manifesta con un ritmo più lento. La sua funzione sarebbe quella di dare vigore, proteggere dai danni fisici, vegliare sulle guerre e il loro esito e occuparsi di tutto ciò che sta per finire o volge al mutamento.