L’uovo cosmico è presente nei miti cosmogonici di molte antiche civiltà. Precursore filosofico della teoria scientifica del Big Bang, è stato considerato per millenni come il simbolo per eccellenza della nascita del mondo. Vi verrà senz’altro in mente il famoso enigma che chiede se è nato prima l’uovo o la gallina. Ecco, probabilmente gli antichi popoli non avrebbero esitato a rispondere. L’uovo cosmico, o uovo del mondo, era posto a principio dell’intero universo. Ma come era fatto e come veniva venerato? Facciamo un salto indietro nel tempo e troviamo una risposta a tali interrogativi.
Le caratteristiche dell’uovo cosmico
Nelle rappresentazioni di epoche a noi remote, l’uovo cosmico veniva raffigurato insieme a un serpente che sale su di esso avvolgendolo con il proprio corpo. Un’immagine che non poteva essere più ricca di significati allegorici. Innanzitutto, partiamo dall’uovo in sé stesso. Quando si schiude, ne esce un pulcino e si crea una nuova vita. Senza limitarsi alla gallina del nostro esempio, succede la stessa cosa con molte altre specie animali che danno luce ai propri piccoli depositando le uova.
Passiamo ora al genere umano. Anche in questo caso è evidente l’associazione con gli ovuli femminili, o cellule uovo, che ricevono lo sperma e si preparano alla fecondazione. Il serpente rappresenta, dunque, la parte maschile, che si muove nel corpo femminile per fertilizzarlo con il seme. Nella forma cilindrica e perfetta dell’uovo, senza un punto di inizio e un punto di fine, trovano piena rappresentazione i principi di vita eterna, fecondità e rigenerazione.
Le origini dell’alchimia
Sin dagli albori dell’alchimia, l’uovo cosmico ne è stato l’elemento chiave per eccellenza. Definiamo innanzitutto il contesto. Con alchimia si indica un sistema filosofico la cui origine risale a circa 3000 anni fa, all’epoca degli antichi Egizi. La finalità degli alchimisti era il controllo della scienza nella sua totalità. Un obiettivo a dir poco ambizioso, che perseguivano studiando e sperimentando in svariate discipline. Dalla medicina alla chimica, dalla fisica all’astrologia, dalla metallurgia alla botanica. Ogni ramo del sapere era subordinato alla ricerca e cura della preziosa pietra filosofale. Se era così ambita, era per le sue grandiose proprietà: immortalità, onniscienza e trasmutazione in oro dei metalli. Cosa c’entra con l’uovo cosmico? Raffigurata anche in tale forma, è stata descritta in epoca medievale come equivalente dell’uovo filosofico. A farlo fu Roger Bacon, scienziato e alchimista inglese, autore del De secretis operibus artis et naturae.
Miti e allegorie dell’uovo cosmico
Come ogni simbolo che si rispetti, l’uovo cosmico ha un carattere universale e si collega attraverso il tempo, in modo transculturale, a diverse mitologie. Ne analizzeremo in questa sede le principali.
Mitologia nell’antico Egitto
Il mito trova espressione nella magica figura della Fenice. Narra la leggenda che questo uccello aveva una vita molto longeva, fino ai 500 anni. Quando si avvicinava la sua fine, si isolava sui rami di una quercia e lì costruiva un nido a forma d’uovo. Aspettava poi che i raggi del sole la bruciassero insieme alla sua casa. Dalle ceneri sorgeva, però, una larva, capace di crescere in soli tre giorni. Era una nuova Fenice originata da un piccolo uovo fonte di vita.
Mitologia nell’antica Grecia
Secondo gli antichi Greci, l’universo si generò dal dio ermafrodito Phanes, nato dall’uovo primordiale deposto dagli dei Chronos, il tempo, e Ananke, la necessità.
Mitologia nell’antica Cina
Per i monaci taoisti, il mondo è stato originato dal dio Pangu, nato dentro un uovo che condensò in sé il caos dell’universo. Allo schiudersi, si ruppe in due metà. La parte superiore si trasformò in cielo e la parte inferiore in terra. Pangu per diciottomila anni separò i due elementi. La sua morte portò a termine il processo della creazione, dal momento che le sue parti del corpo diedero origine a sole, luna, vento e montagne.
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