La dea Danu, conosciuta anche come Anu, Dana o Dea Madre, è una divinità primordiale irlandese che, secondo le leggende, avrebbe dato vita alla stirpe celtica. Le storie e le teorie su di lei sono molto controverse e spesso non trovano risposte certe.
In questo articolo cercheremo di delineare bene la figura di Dana, analizzare tutte le ipotesi sul suo conto e scoprire qualcosa di più sulla sua storia e su quella del suo popolo.
Etimologia del nome
La prima controversia nasce proprio sull’etimologia del nome Danu. Esistono più teorie:
- La prima afferma che Danu, in origine, derivasse dalla parola “Danann” di caso genitivo e che quindi significasse “dell’Irlanda”. Secondo questa teoria, quindi, la stirpe conosciuta come Tuatha De Danann (cioè del primo popolo irlandese semi-divino) potrebbe discendere dalla dea Danu.
- La seconda teoria, che arriva ad una conclusione molto simile alla precedente, afferma che la radice “danu” significasse “acqua di fiume”. Dando credito a ciò, la dea Danu potrebbe essere identificata come la Dea Madre, dato che i celti veneravano come divinità massima l’acqua che bagnava una terra e non la terra stessa.
- La terza ed ultima teoria afferma che Danu e Anu, che dovrebbero incarnare due divinità distinte, siano in realtà la stessa persona. Anu era considerata la Dea Madre di tutti gli irlandesi e Danu, quindi, sarebbe la stessa cosa.
La dea Danu
Pur essendo una dea di fondamentale importanza compare poco nei racconti mitologici celti. Ciò che sappiamo di lei è vago e frammentato: è la dea della prosperità e della pace, la regolatrice del tempo e della vita. Oltre a questo connotazioni positive ha anche un lato oscuro e uno dei suoi compiti è quello di condurre le anime tra i due mondi: quello dei vivi e quello dei morti.
La dea Danu può essere rappresentata in due diverse forme. Alcuni ritrovamenti la dipingono come una donna singola, spesso con una sorta di piatto in mano. Altri, invece, la rappresentano “suddivisa” in tre differenti matrone. In quest’ultima rappresentazione le tre donne sono solitamente sedute.
Il numero tre, come in molte altre credenze e culture, ha una fortissima simbologia. E’ il numero della creazione, l’unico a non essere sterile. L’uno, di per sè, è inutile. Il due è costituito da una coppia di opposti e moltiplicato per uno fa sempre due. Il tre, invece, è costituito da due elementi uguali e da uno opposto. Questo, per i celti, aveva un profondo significato simbolico.
I Tuatha De Danann
Il motivo per cui la dea Danu è così importante, oltre al fatto di aver potenzialmente creato tutte le creature viventi, è quello di aver dato vita alla stirpe dei Tuatha De Danann. Questo popolo, cioè i primi irlandesi, era costituito da persone parzialmente divine. Secondo le credenze e i ritrovamenti risalenti al medioevo i Tuatha invasero l’Irlanda prima dei Gaeli e diventarono poi i loro dei.
Il mito
Per sapere qualcosa di più su questa popolazione divina possiamo ricavare molte informazioni dai Cath Maige Tuireadh, due saghe mitologiche che narrano l’arrivo dei Tuatha in Irlanda, le loro battaglie, le conquiste e i principali membri del popolo.
Secondo le leggende tramandate dagli irlandesi stessi, i Tuatha De Danann combatterono una sanguinosa guerra contro i Fir Bolg, un popolo che abitava all’epoca l’isola. Questi ultimi, precedentementi fuggiti dall’Irlanda verso la Grecia, si staccarono dal gruppo degli altri figli di Named e decisero di riconquistare la loro terra.
I Tuatha, guidati da Nuada, raggiunsero l’isola con un’incredibile flotta composta da 300 navi. Il re dei Fir Bolg, avendo visto il loro arrivo in sogno, si preparò per negoziare con i nuovi nemici. I Tuatha, in maniera poco pacifica, chiesero il dominio su metà dell’isola. Se i Fir Bolg non avessero accettato, cosa che accadde, sarebbero passati direttamente alle armi.
La guerra durò diversi giorni e i Fir Bolg stavano vivendo un momento di grande difficoltà. Le loro truppe erano decimate, i pochi rimasti erano deboli e le possibilità di vittoria erano davvero scarse. A questo punto potevano solo decidere se lasciare l’isola, dividerla con i nemici o continuare a combattere (e probabilmente morire). In maniera eroica decisero di rimanere sul campo di battaglia e ovviamente non ebbero la meglio. Il loro re, infatti, venne ucciso direttamente da Morrigan (la dea della guerra). Secondo alcune teorie Morrigan potrebbe essere una sfaccettatura di Danu, ma non ci sono informazioni certe o prove inconfutabili che accertino questa teoria.
La guerra, a questo punto, er vinta dai Tuatha De Danann che permisero agli sconfitti di scegliere una provincia irlandese nella quale insediarsi. Il re Tuatha, dopo la grave perdita di un braccio, venne deposto a favore di Bres (un importante ambasciatore). 7 anni dopo, però, se lo fece ricostruire da un fabbro-mago e tornò al potere con il nome di Nuada Airgetlám, che letteralmente significa Nuada Braccio d’Argento.
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