La cultura celtica, per definizione molto semplice e basilare, nasconde in realtà lati estremamente profondi. L’aspetto che maggiormente colpisce è legato al rapporto che essi avevano con la natura. La riflessione che andremo a fare oggi, in questo articolo, riguarderà principalmente la betulla, albero dei celti legato all’oroscopo, ma anche i complessi significati che legano la natura alla spiritualità di questo popolo.

I Celti: l’amore per la vita e per la natura

Per capire bene l’importanza che gli alberi avevano per il popolo dei Celti, bisogna scavare all’interno della loro cultura e delle loro credenze. Possiamo riassumere l’ideologia e lo stile di vita celtico in 3 punti:

Rispetto per la natura

Un buon collegamento con la Terra garantiva ad ogni persona di vivere una vita serena e in armonia. Rispettare la natura e viverla non significava unicamente preservare l’ecosistema; aveva sfaccettature molto più profonde. La natura, infatti, rappresentava anche il proprio sè,composto dalla totalità delle emozioni e degli avvenimenti che formano una persona.

Vivere la natura equivaleva a scoprire le proprie radici, capirle ed apprezzarle. Questo consentiva di creare un buon rapporto con tutti i lati di se stessi e di vivere pacificamente con gli altri.

Rispetto per i ritmi della natura

Tutto il mondo funziona a cicli. La natura è ciclica così come lo è il copro umano. Riconoscere e seguire i cicli naturali è essenziale per sfuttare al meglio ogni occasione e questo i Celti lo sapevano bene. Dormire quando il corpo lo richiede, mangiare in maniera corretta secondo i propri stimoli e lavorare nei momenti giusti sono le chiavi per una vita proficua, piacevole e corretta. Lo stesso vale per i cicli naturali: rispettare l’inverno con le sue caratteristiche e fare la stessa cosa con tutte le altre stagioni. Ognuna di esse ha qualcosa da insegnare e del buono da offrire.

Rispetto per i cicli della vita

Lo stesso principio dei cicli naturali (stagioni, Luna e via dicendo) è applicabile anche ai cicli dell’uomo (nascita, crescita e morte). I celti “paragonavano” la natura agli uomini anche in questo senso, e grazie ad essa impararono che ogni cosa nasce, si sviluppa e successivamente muore. Questa popolazione accettava la morte in maniera positiva, senza timore o tristezza (cosa che oggi, a noi, risulta molto difficile). Per loro un periodo negativo o la morte di un caro rappresentavano una fine ma soprattutto un nuovo inizio. Nulla, insomma, veniva per nuocere.

La betulla, l’albero dei celti legato alla perseveranza e della trasformazione

La betulla era un albero estremamente importante secondo i Celti, tanto da diventare un elemento sacro. Anche in questo caso, come abbiamo visto in precedenza, questa popolazione riusciva a vedere in esso una profonda metafora con la vita degli uomini.

La particolarità della betulla è che riesce a crescere in terreni impervi, anche dopo incendi, in luoghi dove altri alberi non osano spingersi. Il suo bianco del tronco attira l’attenzione e la betulla è un albero estremamente bello ed elegante.

Metaforicamente simboleggia la capacità di spingersi oltre, in zone di se stessi dove è difficile arrivare e dove la maggior parte degli uomini non va. La betulla insegna che bisogna essere totalmente padroni della propria vita e consapevoli di se stessi, anche se questa trasformazione può fare paura.

La corteccia della betulla, inoltre, è estremamente infiammabile. I druidi la utilizzavano (anche da umida) per accendere il fuoco e scaldarsi. Anche questo elemento ha un forte potere simbolico: rappresenta la passione che bisogna avere nel corso della propria vita per scoprire di più e non arrendersi alle avversità.

Riassumento la betula simboleggia:

  • L’adattabilità: ovvero la capacità di adattarsi alle situazioni e superarle con forza rinnovata.
  • La crescita: che ognuno deve compiere nell’arco della propria vita per conoscersi meglio e vivere in maniera armonica con se stesso.
  • Il rinnovo: in concomitanza alla crescita, cioò imparare e riuscire a cambiare in meglio per diventare chi si è davvero destinati ad essere, ovvero la versione migliore di se stessi.
  • Stabilità: che può sembrare un concetto in disaccordo con i precedenti ma la betulla rappresenta anche l’albero che custodisce le antiche tradizioni della propria cultura.

Per approfondire l’ultimo punto possiamo dire che i Celti erano profondamente orgogliosi delle loro tradizioni e della loro filosofia di vita. Erano un popolo tutto sommato pacifico e per niente “barbaro” come siamo soliti pensare. Per loro era estremamente importante rimanere fedeli a se stessi e alla propria cultura d’origine. Questo aiutava a capire chi si era e il proprio scopo sulla Terra. Mantenere le origini e averle ben chiare, inoltre, creava una buona valorizzazzione del sè ed evitava che la cultura (pur essendo la stessa per tutti i celti) si appiattisse.

In conclusione i Celti apprezzavano molto la betulla e reputavano fortunato chi, nato il 24 di giugno, poteva essere guidato da essa e rispecchiava le caratteristiche di questo albero.