I fiori sono parte integrante della cultura giapponese. Nella vita di tutti i giorni li troviamo come motivi ornamentali sui kimono, nelle opere d’arte, e persino nei documenti ufficiali come passaporti e sigilli governativi. Questa importanza riservata ai fiori deriva dall’amore del popolo giapponese nei confronti di tutte le creature viventi. Chi si è recato in visita in Giappone avrà notato il profondo rispetto e quasi l’ammirazione sacrale verso la natura. L’alternarsi delle stagioni e le conseguenti trasformazioni del paesaggio trovano la loro massima espressione in queste terre d’oriente. I periodi di semina e fioritura definiscono con precisione i ritmi naturali e vengono aspettati come un vero e proprio appuntamento con la vita, in cui contemplare le meraviglie della creazione. Avviciniamoci più da vicino alle tante varietà di fiori giapponesi, ciascuna con il proprio specifico significato.
Il simbolismo dei fiori in Giappone
La spiritualità dei Giapponesi è all’origine delle loro credenze e della particolarità della loro cultura. I fiori hanno un valore ben radicato presso questo popolo. Basti pensare all’arte tipicamente giapponese che consiste nel disporre elegantemente i fiori. Dal nome di Ikebana, che significa letteralmente “fiori viventi”, già dalla parola stessa è un’ulteriore prova dell’amore giapponese per la vita e la natura.
Se in Occidente abbiamo un po’ perso questa tradizione, in Giappone regalare fiori è tuttora un gesto dal profondo valore simbolico. Non solo le donne, ma anche gli uomini li ricevono in omaggio. Trattasi del più classico e stimato dei doni. La sua funzione, infatti, è trasmettere messaggi che non si riescono a esprimere con le parole. Per fare questo, occorre che ogni varietà di fiore sia associata a un simbolo ben preciso. In questo articolo analizzeremo i principali fiori giapponesi e ne descriveremo tutti i richiami simbolici e i significati nascosti.
Il linguaggio giapponese dei fiori
Interpretare correttamente ciò che vogliono dire i fiori è una pratica talmente importante in Giappone che il loro linguaggio vanta un nome specifico, che è Hanakotoba. Come in una grande enciclopedia, a ogni fiore è associata una specifica virtù o tratto distintivo, che deriva dalla storia, dalla tradizione o dalle sue intrinseche qualità.
Sakura: ciliegio
Il ciliegio è il simbolo per eccellenza del Giappone. Chi non si è mai imbattuto in qualche foto di un paesaggio giapponese, meravigliosamente immerso in sfumature di rosa? Sono i fiori di ciliegio, un’icona del paese. La loro fioritura è infatti considerata il principale evento della primavera giapponese. Simbolo di delicatezza e gentilezza, è noto per la sua eleganza e bellezza. Dato che la sua fioritura è breve ma allo stesso tempo intensa, questo fiore rappresenta la transitorietà dell’esistenza. La vita terrena è caduca e ogni cosa prima o poi è destinata ad appassire, dalla beltà alla gioventù, dalla fama alla ricchezza. Così come il ciliegio rinasce ogni primavera, anche la vita umana è un eterno ritorno di tutte le cose, in una visione ciclica del tempo in cui si è chiamati a godere della bellezza nel momento del suo massimo splendore.
Narra una leggenda che originariamente i fiori di ciliegio erano bianchi. Un giorno, però, un imperatore decise di far seppellire sotto di essi i corpi dei suoi valorosi samurai morti in combattimento. Gli alberi si nutrirono del loro sangue nobile e assunsero la loro caratteristica sfumatura rosata. Proprio grazie a questa credenza, il ciliegio è altresì collegato alla simbologia dei samurai.
Hasu: loto
Il loto simboleggia la purezza dell’anima. Il significato allegorico a cui rimanda è legato alla sua particolarità. Il loto nasce negli stagni. Le sue radici affondano nel fondo melmoso e i petali si adagiano sulla superficie dell’acqua. Rappresenta, pertanto, il cammino degli uomini verso il paradiso. Dal fango, ovvero le impurità della vita terrena, si innalza con il suo lungo stelo attraverso l’acqua, simbolo di illuminazione. Quando affiora può sprigionare finalmente tutta la sua bellezza, come un’anima pura che raggiunge il cielo.
Kiku: crisantemo
Se per noi rappresenta la morte, per i Giapponesi il crisantemo è invece simbolo di immortalità. Dato che sboccia in inverno, sopravvivendo al freddo e alle intemperie, è associato ai valori di forza e resistenza. Per questo motivo è anche un simbolo imperiale, simbolo imperiale che rappresenta la solidità della casata. Viene celebrato il 9 settembre nel Giorno del Crisantemo. Un’usanza in quest’occasione è bagnarsi la pelle con la sua linfa, ritenuta un simbolo di giovinezza e longevità.
Ume: fiore del pruno
Simile al ciliegio, fiorisce nei mesi invernali sbocciando da una coltre di neve. Il coraggio con cui vince le avversità dell’inverno ne fanno un fiore dai profondi richiami simbolici. Fonte di speranza dinnanzi alle difficoltà della vita, rappresenta anche la nobiltà dei buoni sentimenti, che si elevano al di sopra degli ostacoli per esprimersi in tutto la loro grandezza e splendore.
Tsubaki: camelia
Simbolo di amore eterno e di attesa, la camelia è collegata a un’antica leggenda. Vi era un tempo nell’isola Honsu un serpente crudele che chiedeva ogni anno il sacrificio di una fanciulla. Il dio del vento lo uccise con una spada per liberare il villaggio dalla maledizione. Quando la poggiò sull’erba, le gocce di sangue la tinsero di rosso. Lì nacque un arbusto dai fiori bianchi con macchioline rosse, chiamati Rose del Giappone. La loro particolarità è che non perdono i petali ma cadono intere dalla pianta. Simboleggiano così le vite delle fanciulle troncate prima del tempo dal terribile serpente.
Botan: peonia
Chiamata anche Regina dei Fiori, è un simbolo di buona fortuna e coraggio. Narrano le antiche credenze popolari che molte fanciulle nascevano dal fiore della peonia. Giunte finalmente nel mondo degli umani, dichiaravano il loro amore all’anima gemella. Si tratta, dunque, di un fiore di buon augurio. Rappresenta inoltre la gioia e la fecondità nella vita matrimoniale.
Fuji: glicine
Il glicine, fatto di tanti fiorellini inseparabili gli uni dagli altri, è simbolo di autentica amicizia. Essendo una pianta molto duratura, che supera addirittura il secolo di vita, racchiude in sé anche un forte significato di immortalità. Lo troviamo raffigurato sugli stemmi delle famiglie giapponesi come simbolo di longevità e unione.
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