Caratteristiche del Thunderbird nelle diverse tribù nativi americani

Nella narrativa mitologica e nelle credenze popolari delle diverse tribù di nativi americani, l’uccello di tuono o Thunderbird è un gigante rapace, rappresentato come totem e come tattoo similmente ad una sorta di “aquilotto”. Nel dialetto lakota viene chiamato Wakinyan, dall’unione dei due termini kinyan (“alato”) e wakan (“sacro”). A seconda dei diversi dialetti centro-americani delle popolazioni tribali l’uccello di fuoco viene appellato con terminologie diverse:  Hohoq in dialetto delle tribù Kwakiutl e  Kw-Uhnx-Wa in dialetto Nootka.

L’Aquilotto alato, tanto apprezzato dalla popolazione Haida è spesso un emblema delle popolazioni americane per rappresentare l’uccello di tuono: viene rappresentato con due enormi ali aperte ed identificato con la tempesta; il grande piumaggio dell’uccello di tuono contraddistingue e cinge i copricapi tipici utilizzati durante le danze tribali dei Grandi Laghi. Nelle maschere rituali, l’aquilotto dalle grandi ali viene rappresentato come un uccello dal piumaggio multicromatico, con due corna ricurve e con il becco ricurvo e dentato.

Uccello del tuono: la leggenda dell’eterna lotta con un serpente

Numerose leggende e miti si sono raccontati e tramandati tra le varie popolazioni tribali e folcloristiche, tra queste interessante è la leggenda che vede l’uccello del tuono in eterna lotta con un serpente di acqua dalle grandi corna. Il serpente era considerato l’emblema della distruzione dell’origine della popolazione che ne cagionava la distruzione ed era in eterna lotta con l’uccello di tuono, il quale era l’emblema della protezione e dell’eterno difensore della popolazione.

La leggenda vuole che questa perenne lotta tra l’enorme serpente cornuto e l’uccello di tuono si concluda con la vittoria dell’aquilotto alato. Il serpente sarà ucciso dopo una lotta sanguinosa, dopo aver cagionato una feroce tempesta nelle acque dei Grandi Laghi. Le nubi nel cielo grigio si accumulano a causa del vento cagionato dalle sue gigantesche ali irruente, i cui movimenti bruschi e repentini irrompono come se fossero tuoni e lampi. In questa scena diabolica ed apocalittica, la credenza folcloristica haida vuole che gli occhi dell’uccello di tuono siano capaci di abbagliare il serpente, provocando la sua morte.

L’uccello del tuono: emblema della nascita della popolazione Haida

Da questa leggenda l’uccello del tuono diviene l’emblema eterno della nascita delle popolazioni tribali e viene rappresentato trionfante in cima al tradizionale totem della costa nord-occidentale del Pacifico. Le popolazioni native tribali della costa nord-occidentale dell’Oceano Pacifico, nell’odierna regione dell’Oregon e di Washington sono native i Tlingit e gli Haida.

Si tramanda che l’uccello di tuono abbia anticamente posato il palo totem di legno di cedro come emblema della nascita in queste regioni delle antiche popolazioni tribali e, lo stesso totem sia divenuto l’emblema di perfezione e dell’ascensione del potere del capo, lo stesso aquilotto alato. Ivi, secondo le credenze popolari, l’uccello di tuono ha il suo luogo di riposo, poiché qui egli governa le attività dei cieli, presiede e protegge le popolazioni native, fumando tabacco in pipe di cedro. Di qui, l’uccello di tuono assume il significato e il simbolo dell’eterno spirito indomito, non contrastabile ed imbattibile.

Uccello di tuono: l’emblema del passaggio al Regno dei Morti

Il popolo tribale Haida ha tramandato di generazione in generazione maschere raffiguranti il famoso aquilotto alato, l’uccello di tuono: le stesse maschere vengono indossate durante i cerimoniali tribali ed i riti folcloristici. Durante l’esibizione rituale vengono mostrati in pubblico i visi di chi le indossa per ricordare e riecheggiare che simbolicamente il popolo Haida discende le proprie origini dall’uccello del tuono.

Alcune credenze folcloristiche di questo popolo ritengono che grandi uomini saggi fossero visitati dall’uccello del tuono quando era giunto il momento di chiudere per sempre gli occhi. L’aquilotto alato li avrebbe condotto la loro anima, traghettandola, verso le grandi foreste di cedro, ove sarebbero rimasti come ospiti di prestigio fumando la pipa con il tabacco ed il legno di cedro, forse insieme allo stesso uccello di tuono. Di qui, l’aquilotto dalle grandi ali viene ad assumere l’emblema di protettore delle anime nel Regno dei Morti.