Per individuare le origini della dea della fortuna e i significati dei simboli ad essa associati, bisogna scorrere all’indietro le lancette del tempo fino ad arrivare all’epoca dei romani, periodo in cui tale figura era esaltata a portatrice e responsabile unica dei destini di ogni singolo essere umano. Una simbologia antica dunque, che fonda le proprie radici in una solida base di venerazione e che, col tempo, è andata moltiplicandosi in un insieme di sotto figure, tutte utili alla gente del tempo per esorcizzare paure, istinti o desideri. Una figura antica, arrivata fino ai giorni nostri con una minore carica di mitologia ma rimanendo pur sempre un saldo punto di riferimento.
La dea della fortuna e la corona come simbolo di fertilità
Come già detto, il simbolo della dea della fortuna era in origine destinato a rappresentare la detenzione dei destini degli umani; ma il destino primario resta sempre e comunque quello della nascita, senza cui nessuna vita può essere definita tale. È dunque facile capire come mai, con il passare del tempo, un gran numero di donne hanno scelto di affidarsi a tale figura per augurarsi una gravidanza, trasformando dunque, progressivamente, la figura della dea della fortuna in simbolo di fertilità.
Ovviamente la figura della dea della fortuna aveva bisogno di indossare un feticcio che potesse rendere anche a vista questa idea di fertilità, individuato poi nella forma della corona, che, tra le altre cose, richiamava anche alla bellezza ed all’idea stessa di amore.
Abbondanza e cornucopia nella simbologia della dea della fortuna
Oltre al fattore nascite, che pure era imprescindibile nella Roma del tempo, l’augurio della gente era quello di poter avere una vita ricca, abbondante e felice. Alla dea della fortuna doveva dunque essere affidato un simbolo che potesse veicolare tali sentimenti, individuato poi nell’immagine della cornucopia seguendo la strada già segnata da un altro dio romano, Giove.
La mitologia si concentra infatti sulla riconoscenza del dio Giove nei confronti della sua bambinaia, la quale, come ringraziamento per essersi preso cura di lui nel corso della sua infanzia, ricevette in dono un magico corno di capra, in grado di realizzare i desideri di quanti la suonavano. Il legame della cornucopia con la dea della fortuna lo si deve dunque a questa narrazione, con lei a rappresentare il potere del destino e il corno a fungere da strumento del desiderio, attraverso cui ottenere ricchezza ed abbondanza materiale.
Globo e ruota come simboli della dea della fortuna
Nel corso degli anni i simboli e i significati gravitanti intorno alla figura della dea della fortuna sono andati moltiplicandosi, con il globo entrato prepotentemente nella sua simbologia ed iconografia a rappresentare il mondo stesso, richiamo alla totalità imperante che le era affidata. Ma non solo, perché in questo modo la dea si assumeva anche il ruolo di tutrice della comunità, in un’idea di accoglienza globalizzante. Sotto un altro punto di vista, il simbolo del globo della dea della fortuna acquisiva anche rappresentazione dell’idea di infinito e ciclicità, che segnano il procedere avanti della vita e dei destini.
A proposito di cicli, un altro importante elemento visivo affidato alla dea della fortuna è quello della ruota, che, proprio come il sole, veniva inteso come strumento atto a ruotare facendosi emanatore di energia perpetua. Vi è anche un accostamento del simbolo della ruota alla ricchezza, ed alla sua presenza ciclica nei destini di ogni individuo. Ad oggi questo è uno degli elementi a cui la sua simbologia è fortemente legata, in quanto, oltre all’abbondanza, è la ricchezza il primo valore a cui si pensa immaginando la figura della dea.
Significato dei maggiori simboli dei taguaggi