Se vi è mai capitato di fare un viaggio in Turchia o in Grecia lo avrete sicuramente visto nelle case, nelle auto, negli uffici, indossato come gioiello dalle donne, applicato ai vestiti dei bambini e addirittura dipinto sugli aerei di Turkish Airlines: l’Occhio di Allah è infatti ritenuto un potente amuleto contro il malocchio e l’invidia. Addirittura sono pochissime le mamme turche che ancora oggi lasciano i propri bambini privi di quella che è ritenuta una forte protezione.
Le sue origini sono in Turchia ma è ampiamente diffuso anche in Grecia. I nomi con cui è conosciuto questo simbolo sono molti: Occhio di Allah è il più diffuso, ma anche occhio di Mashallah, Nazar Bonjuk o Evil Eye.

Cos’è l’Occhio di Allah

L’Occhio di Allah è in genere di forma tonda e di colore blu con cerchi bianchi e gialli, anche se ne esistono versioni colorate. Il colore blu non è casuale: in quelle zone, infatti, le persone con gli occhi azzurri non sono molte e si ritiene che portino sfortuna; questo perché la maggior parte delle persone con gli occhi azzurri che venivano in contatto con i Turchi erano europee e spesso non si attenevano al costume locale di non guardare troppo apertamente le persone e di non fare complimenti.

L’Occhio di Mashallah è invece raffigurato al centro della mano di Fatima e, oltre a proteggere dal malocchio, è utile per allontanare le malattie e per invocare la protezione di Dio; soprattutto in Marocco, inoltre, viene appeso in casa per allontanare le energie negative dall’abitazione.

Le leggende sul simbolo dell’Occhio di Allah

Una delle leggende che circondano questo simbolo riguarda l’Occhio di Allah e i bambini: si narra infatti di una donna che diede alla luce un bimbo sano e bellissimo, che riceveva lodi per il suo aspetto da tutte le persone che incontrava. Dopo qualche tempo il bambino si ammalò misteriosamente: secondo i Turchi, infatti, troppi complimenti attirano il Nazar, ovvero il malocchio, e per prevenirlo attaccano alle vesti dei neonati e dei bambini questo amuleto.

Nella tradizione di quelle popolazioni i complimenti, anche quelli fatti sinceramente e in buona fede, sono sintomo di invidia e risentimento, soprattutto quando il destinatario del complimento ha acquisito qualcosa di nuovo e prezioso come una casa, un lavoro o, appunto, un bambino.
Si dice inoltre che quando l’Occhio di Allah si rompe significa che ha assorbito l’energia negativa, proteggendo così la persona che lo indossava; l’amuleto deve quindi essere sostituito immediatamente.

Il significato simbolico dell’Occhio di Allah

L’Occhio di Allah non ha alcun significato religioso, ma in praticamente tutte le civiltà e in tutte le culture l’occhio è considerato un talismano in grado di allontanare il male. Non solo: l’occhio è la finestra che si apre sul mondo, il punto di partenza di pensieri sia positivi sia negativi. E sono proprio gli sguardi cattivi che hanno effetti negativi su chi li subisce: è il cosiddetto malocchio, cioè la malasorte lanciata attraverso uno sguardo. Per contrastarlo si può ricorrer, appunto, ad un talismano: il più noto per la sua efficacia è proprio l’Occhio di Allah, in grado di assorbire e neutralizzare questi sguardi negativi.

Al giorno d’oggi in Turchia e in Grecia questo amuleto di origine pre – islamica è uno dei souvenir più venduti ai turisti e si trova sotto forma di adesivi, ciondoli, portachiavi, magneti e oggetti da appendere in casa.
Riceverne uno in dono è considerato di buon auspicio, soprattutto per chi ha appena acquistato una nuova casa oppure da chi ha aperto un’attività commerciale. Anche gli studenti utilizzano l’Occhio di Allah, soprattutto sotto forma di penna, alla vigilia di esami importanti per allontanare il malocchio e tutte le possibili influenze negative che ne possono funestare il risultato.