Quale portafortuna più piccolo e tenero di una coccinella? Sarà il suo colore simpatico, sarà che vederne una è sempre un motivo di gioa, eppure tra tutti gli insetti è forse l’unico ad essere apprezzato e non scacciato. Suscita entusiasmo tra i piccini e strappa qualche sorriso ai più grandi. La coccinella è tipicamente considerata alla stregua di un amuleto che preannuncia il sopraggiungere di qualche lieto evento. Ma a cosa si deve questa associazione? Da dove derivano i simboli e i significati a cui è legata? Troveremo tutte le risposte in questo articolo.
I simboli della coccinella
Se state pensando di farvi tatuare una coccinella, dovete sapere che questa bestiola è per eccellenza un simbolo di amicizia. Tranquilla e pacifica, la coccinella vive e lavora in armonia. Il suo compito, infatti, è nutrirsi dei parassiti che attaccano piante e fiori. Così facendo, è di grande aiuto non solo per Madre Natura ma anche per i giardinieri. I significati e valori a cui è tipicamente associata sono, oltre alla fortuna, anche la felicità, l’amore, la protezione e le buone azioni.
Secondo le credenze popolari, la coccinella che porterebbe fortuna è quella con sette puntini neri sul dorso. In generale, a seconda delle varie tradizioni e nel corso della storia le sono stati attribuite molte virtù e qualità in vari ambiti, a dimostrazione dell’affetto speciale che ha saputo inspirare sin dagli albori della civiltà.
La coccinella nella tradizione
Buon auspicio e divinità…
Il nome della coccinella deriva dal greco Kokkinòs, che significa “rosso scarlatto”. Proprio al suo colore sembrano essere legate le sue proprietà come portafortuna. Difatti, nell’antichità, si riteneva che il rosso fosse un colore di buon auspicio. Per questo veniva usato sia dai soldati in battaglia sia in ambito medico. Basti pensare che i dottori consigliavano ai pazienti affetti da reumatismi di indossare tuniche di questo colore per poter guarire più velocemente.
Ancor prima della costituzione dell’Impero Romano, presso i popoli italici era diffuso il culto della dea Licina. Il suo simbolo era proprio la coccinella. Questa divinità, che poi sarebbe stata ripresa dai Romani e identificata con Giunone, era la signora delle partorienti e della fertilità e depositaria di amore, luce e bellezza.
Passando al Medioevo, la coccinella venne associata al culto della Vergine Maria. Trattasi di una tradizione nata in terra germanica, quando i contadini la definirono un dono della Madonna che scendeva dal cielo per aiutarli ad andare avanti dopo un’epidemia di afidi che aveva distrutto i loro raccolti. Fu così che diedero alla coccinella il nome di “coleottero della Madonna”. Questa credenza venne poi assimilata anche in altri paesi. In Gran Bretagna si convertì in Lady Beetle, la “Signora Scarabeo”, dove Lady è un omaggio alla Vergine. In Italia, specialmente nelle regioni meridionali, venne ribattezzata come lo “Scarabeo della Madonna”. Un altro elemento che associa questo piccolo insetto al culto mariano è ancora una volta il colore. Difatti, sarebbe stato proprio rosso il mantello della Vergine Maria.
… Amore e protezione
La coccinella ha un proprio simbolismo anche in Asia. Qui si crede che ognuna sia benedetta personalmente da Dio e abbia lo straordinario potere di conoscere tutte le lingue del mondo. Inoltre, narra una leggenda che la coccinella annunci l’arrivo dell’Amore posandosi sui vestiti della fortunata o del fortunato. Il numero di macchioline nere coinciderebbe con il numero di mesi prima dl grande incontro.
Concludiamo con il simbolismo degli indiani pellerossa. Presso queste tribù la coccinella era un talismano protettivo per prendere decisioni importanti. Capace di trasformare i pensieri negativi in positivi, era il migliore alleato nei grandi cambiamenti della vita.
Allora, quale significato vi attrae di più per il vostro tatuaggio?
Significato dei maggiori simboli dei taguaggi