Deriva dal latino symbolum che a sua volta tre origine dal greco symbolon, ovvero “contrassegno”, ed è un elemento concreto che evoca un significato ulteriore, più ampio ed astratto, rispetto a quello che normalmente rappresenta. Il simbolo, cioè, assurge ad elemento di comunicazione, a veicolo espressivo di grande impatto, e non è un caso che le scienze umane concordino nell’attribuire all’attività simbolica il ruolo di creatrice di cultura.

Con il suo trasmettere una realtà fisica o spirituale che naturalmente non gli è “attinente”, che non gli “appartiene”, il simbolo non spiega, ma annuncia e fa riferimento a situazioni ed a un sapere di grande importanza per l’uomo. Ed i simboli religiosi, in particolare, si caratterizzano e si distinguono da tutti gli altri per il loro essere una rappresentazione di ciò che è assolutamente oltre la sfera concettuale: essi, difatti, raccontano, evocano, ed al contempo “invitano” ad una relazione della sfera umana con quella divina, consentendo una conoscenza che va al di là del sensibile, del razionale.

Sono quei segni che, a livello astratto, raffigurano e sottolineano determinati aspetti importanti delle religioni: così, ad esempio, nella religione cristiana la croce è un simbolo di Gesù Cristo, in quella ebraica la stella a sei punte si riferisce a Davide, mentre la mezzaluna è l’emblema dell’Islam.

Ma in che modo i simboli religiosi sono diventati oggetto di tatuaggi nell’antichità, e poi, successivamente, nella nostra società? Nei paragrafi che seguono analizzeremo i principali simboli religiosi ed il loro significato, nonché i diversi tatuaggi aventi per oggetto detti simboli.

Gli angeli

Comuni a tutte e tre le religioni principali, gli angeli sono i messaggeri preferiti di Dio, ed infatti la parola “angelo” significa proprio questo, “messaggero”, parola derivante dal verbo greco che vuol dire “annunciare”. Ma gli angeli non hanno solo questo ruolo, svolgendo anche quello di protettori, di soccorritori: all’interno della nostra tradizione, difatti, si è soliti ascoltare testimonianze passate o credenze moderne che fanno appunto riferimento al proprio angelo personale, a cui ci si rivolge per chiedere aiuto e protezione.

Solitamente, i tatuaggi che hanno ad oggetto queste straordinarie creature vengono realizzati sull’avambraccio o sulla schiena: per lo più monocromatici, attirano senza dubbio l’attenzione per il loro essere altamente suggestivi.

La croce

Inesauribile fonte di simboli, la croce esprime il profondo legame con la propria spiritualità, ed infatti ha significati differenti a seconda dei modi in cui è rappresentata.

Adoperata come simbolo religioso in quasi tutte le culture, negli ultimi due millenni ha acquistato un valore prettamente cristiano, e tuttavia va sottolineato il suo utilizzo come segno grafico già molti secoli prima la comparsa di Cristo. Studi storici, infatti, hanno rivelato come il simbolo della croce provenga dal culto del Sole, acquisito ed assorbito successivamente da vari culti, come il Cristianesimo. Oltre ai Romani, anche i Galli, gli Indiani, ed i popoli dell’antico Sudamerica facevano uso della croce nei propri culti religiosi, abbinandola talora ad altri simboli.

Coloro i quali scelgono di tatuarsi una croce intendono esprimere il forte desiderio di contattare il divino e l’universo che risiede in loro stessi. Ma enucleata da un contesto prettamente cattolico, la croce è simbolo della natura stessa e dell’opposizione che la governa: negativo e positivo, maschile e femminile, luce e buio. Nella sua intersezione essa è l’emblema delle diversità, e le quattro braccia rappresentano l’espansione dell’Universo nella direzione corrispondente.

La croce, inoltre, indica anche la vittoria, e ciò a seguito della visione avuta dall’imperatore Costantino, il quale, in prossimità di una battaglia, vide comparire in cielo la scritta “In hoc signo vinces”, che vuol dire “Con questo segno vincerai”.

La croce celtica, la croce latina, la croce del Sud: simboli e significati

Abbiamo appena considerato la profonda simbologia sottesa alla croce, e le sue origini remote. Molto richiesta nei tatuaggi, essa è presente in tanti tipi, dai diversi significati. Qui di seguito ne analizziamo tre, la croce celtica, la croce latina e la croce del Sud.

Simbolo assai antico, la croce celtica rappresenta i cicli della natura: il suo centro è circondato da un cerchio, emblema dell’eternità, e gli intrecci presenti al suo interno denotano l’interconnessione tra tutte le cose.

Di origine celtica, in passato collegamento del sole con la vita terrena, questo simbolo è stato poi ripreso dai Cristiani, indicando il collegamento con Gesù Cristo. Altre parole chiave strettamente connesse alla croce celtica sono quelle di speranza, vita, fede, unità, transizione, ascensione.

Diffuse in tutto il mondo, le croci celtiche sono oggi per lo più collegate agli Irlandesi, e si è soliti dichiarare che chi sceglie una croce celtica per tatuaggio sia un irlandese o un emigrato dall’Irlanda, alla ricerca della propria identità spirituale o culturale.

La croce latina, dalla linea verticale più lunga di quella orizzontale, rappresenta per i Cristiani la crocifissione di Gesù ed è simbolo della resurrezione: è infatti scelta come tatuaggio da coloro i quali intendono esprimere la propria fede e fiducia nella volontà divina. Un’altra lettura è quella che vede la croce latina collegata alla morte, essendo essa adoperata in tutti i cimiteri e monumenti funebri del mondo.

La croce del Sud, infine, è una croce adoperata dai marinai nelle terre dell’emisfero meridionale come guida di navigazione, ed è fonte di numerose leggende. Dal braccio verticale più lungo di quello orizzontale, essa trae la sua forma dalla costellazione Crux Australis.

Il rosario

Insieme agli angeli ed alle croci, un altro simbolo religioso universalmente noto è quello del rosario. Derivante dal latino rosarium, che vuol dire “rosa”, è una tradizionale preghiera cattolica che celebra i misteri della vita di Gesù e della Vergine Maria.

Per recitare il rosario si adopera un filo di perle con alla sommità una croce che individua il tipo di preghiera. Va tuttavia segnalato che detto filo di perle era già utilizzato per finalità religiose migliaia di anni fa: originario dell’India, si chiama japa mala e presenta 108 grani coincidenti con i mantra recitati.

Chi sceglie di tatuarsi un rosario intende comunicare la propria vocazione religiosa; il disegno viene generalmente realizzato sul polso, sulla caviglia o sul collo, ma anche sulle braccia o sulle gambe.

Dio e le divinità

All’interno delle religioni monoteiste il Creatore dell’Universo è Dio onnipotente, la cui natura spirituale è rappresentata da simboli allegorici, o, nel caso dei Cristiani, dalla figura di Gesù, suo figlio fatto uomo. Abitualmente questa immagine presenta una corona di spine, a ricordo del sacrificio della sua morte per la salvezza degli uomini.

Emblema del Divino è anche un triangolo luminoso con al centro un occhio, espressione di onnipotenza, onniscienza ed onnipresenza divina. Questa rappresentazione, tuttavia, simboleggia anche gli Illuminati, un ordine segreto che governerebbe il mondo di nascosto.

La Vergine Maria

Simbolo di povertà, speranza ed amore, ma anche di vita e di femminilità, la Vergine Maria è una figura a cui molti si rivolgono in cerca di aiuto per i propri problemi. E la devozione a Lei è tale e tanta, che alcuni affermano di averla vista apparire.

All’interno delle rappresentazioni la Vergine Maria ha quasi sempre in grembo Gesù, talora piange, portando sulle spalle i peccati del mondo, altre volte sorride, per aver sconfitto il serpente demoniaco.

Il tatuaggio avente ad oggetto questa figura, generalmente monocromatico, è realizzato sia in medie che in grandi dimensioni, a seconda della zona del corpo scelta.